Che bella serata ragazzi! La musica ha unito persone di tutte le età. Bambini, adulti ed anziani (!), tutti ad ascoltare dei musicisti fare del loro meglio on stage per dare un senso al caldo estivo della pianura cuneese.
E la location, Wow! Bellissima! Un parco messo a nuovo un anno fa proprio all’interno delle mura del vecchio castello signorile della città di Genola. Un palco in muratura, coperto e molto ampio per permettere un facile e veloce avvicendamento delle band.
Si è partiti alle ore 21,30 con i ragazzi di Rudy Saitta, i “The Beggars”, che hanno proposto brani inediti molto ritmati e coinvolgenti, alcuni in italiano, altri in inglese.
Alle ore 22,15 sono saliti sul palco i “Seta” che hanno proposto alcuni brani dei Muse, arrangiati molto bene e suonati altrettanto.
Infine i Morning Glory Torino hanno esploso tutta la loro carica rock alle ore 23,15 circa, facendo i brani più famosi degli Oasis riducendo la loro solita scaletta all’essenziale, ma comunque suonando fino alle 00,30… con il benestare delle forze dell’ordine e del vicinato! (Quando la musica è bella, nessuno si permette di rompere troppo le scatole!)
Molta gente che non ha avuto la possibilità di vederci in giro per l’Italia, ci ha potuti finalmente apprezzare dal vivo. Siamo contenti di aver potuto condividere la serata con nuovi amici e fans della buona musica che portiamo in giro.
Speriamo di ripetere l’evento con un “Genola Rock Night 2″ il prossimo anno e speriamo che anche la pro-loco o altri partner possano darci il sostegno per fare conoscere questo posto stupendo!
Nota della serata: il buon Ema Gem è stato molto male poco prima del live, ma stoicamente ha tenuto botta on stage, e lo ringraziamo tutti noi per non averci fatto improvvisare una setlist all’ultimo momento. D’altro canto se l’avessimo fatto, non ci saremmo troppo discostati dai veri live degli Oasis, dove non sapevi mai se ci sarebbero stati tutti sul palco o se qualcuno avrebbe rinunciato ad esibirsi.
Ema (a 5 minuti dall’esibizione): “Sto malissimo, vado un attimo a sedermi al bar e vedo se mi passa…”
Umbe: “Fratello, adesso saliamo sul palco e gli facciamo vedere di che pasta siamo fatti. Al massimo ti porto un secchio e vomiti durante un assolo. Non ti preoccupare, sarebbe comunque tutto molto rock!”